In una economia super-emergente come quella cinese, come vengono costruiti i Business Plan delle imprese?

Non è facile rispondere, ma uno scritto dei professori Liu Dezhi e Cui Wenjing della Shenyang JIanzhu University fa intuire che anche nella redazione di un Business Plan i cinesi portano con sé alcune specificità che non sono tanto diverse da quelle che li caratterizzano nella vita quotidiana e nel lavoro.

Ad esempio la cura del linguaggio.

Il linguaggio di un Business Plan – dicono i due professori- deve essere semplice, che anche la nonna (figura molto importante nella società cinese) possa capirlo.

Allo stesso tempo, però, questo linguaggio deve essere “scientifico”: un termine che non si usa spesso nel linguaggio aziendale occidentale.

Non è corretto quindi usare il linguaggio della vita quotidiana o quello dei giornali o della politica. Aggiungerei io: neanche quello del marketing, che spesso rischia di trasformare un Business Plan in uno spot pubblicitario.

Il linguaggio è la base di ogni ragionamento astratto – dicono i due professori- e quindi la capacità di scrivere con precisione, è la base per redigere un Business Plan. Non è possibile presentare un elaborato pieno di errori, idee confuse, concetti oscuri, strutture logiche deboli.

Un Business Plan deve saper unire testi, dati e parti grafiche. Esposizione, descrizione, narrazione e argomentazione sono forme del linguaggio, che devono essere combinate con vari tipi di tabella, grafici, diagrammi e fotografie.

La logica del discorso deve essere molto solida, alternando in modo efficace analisi e sintesi, conclusioni e deduzioni, linguaggio astratto e linguaggio concreto.

I termini devono essere precisi. Nel caso in cui si usi una “self-created terminology”, cioè una terminologia creata da sé, bisogna dare una definizione esatta di ogni nuovo concetto.

Nell’uso delle unità di misura, occorre attenersi a quelle ufficiali e non disorientare il lettore passando improvvisamente da un’unità all’altra, ad esempio dai metri quadrati agli ettari.

Infine, per una redazione estremamente precisa di un Business Plan, occorre una rigorosa attività di controllo.

A questo proposito i cinesi ci stupiscono ancora: prima di consegnare un Business Plan, una volta scritto, bisogna leggerlo e rileggerlo almeno una dozzina di volte, paragrafo per paragrafo, andando a caccia di possibili errori, illogicità, argomentazioni deboli, espressioni poco efficaci, contenuti poco coerenti fra loro, commenti poco appropriati.

Solo così si può arrivare a un elaborato di qualità.