Il programma del governo tedesco per la integrazione dei profughi, denominato “Ankommen in Deutschland” (“Arrivare in Germania”) è giunto al primo anno di attuazione. Ha lo scopo di offrire percorsi concreti di inserimento professionale e lavorativo a una parte del gran numero di profughi che raggiunto la Germania negli ultimi anni (oltre un milione, e 227 mila nel solo ultimo anno).

Il programma coinvolge oltre 800 enti e 14 mila imprese, e in ogni territorio si basa su strategie specifiche (analiticamente descritte nella pubblicazione di Genesis “I profughi come risorsa

Progetti e attività in Germania per la integrazione, la formazione e l’inserimento lavorativo dei migranti”).

Il bilancio del primo anno di attività presenta alcuni dati interessanti:

  • il 71% dei profughi ha usufruito dei servizi dei Centri per l’impiego (Agenturen für Arbeit);
  • il 91% è passato attraverso scuole di formazione professionali (Berufsschulen);
  • il 58% ha frequentato corsi di lingua;
  • i Comuni hanno collaborato nel 95% dei casi;
  • le associazioni degli stranieri nel 92%;
  • i sindacati nel 48%.

(*)

Nell’ambito dei progetti i profughi hanno usufruito di molteplici servizi:

  • il 92% di servizi di orientamento professionale;
  • stessa percentuale per percorsi di formazione professionale in azienda;
  • il 58% è stato aiutato a costruire un progetto di lavoro autonomo (Existenzgründung). Questa percentuale molto elevata è dipesa dall’elevato numero di profughi che già nel loro paese (ad esempio in Siria) svolgevano attività autonome, e di quelli che pur non avendo esperienze, si orientano verso il lavoro autonomo per trovare un’occupazione.

(*) Da notare che diversi di questi soggetti, considerati in Germania fondamentali per la soluzione dei problemi di occupazione, sono stati negli ultimi anni indeboliti e privati di risorse in Italia (vedi Centri per l’Impiego).